18 aprile 2024

Dalla Camargue a Carcassonne

 

I miei buoni propositi confliggono con il consumismo; vorrei rimanere su strade statali a misura d’uomo ma poi finisco in autostrada per evitarmi la Costa Azzurra e le sue ville, il suo essere sempre commerciale, à la page e di tendenza.

La tour Carbonnière vicino ad Aigues Mortes

Se passassi con il vecchio camper da Cap Ferrat verrei guardato con un bel frullato di sospetto, sdegno e commiserazione. Non mi dispiacerebbe, ma sarebbe carburante sprecato. L’ultima volta che avevo tentato di fotografare un tramonto proprio là non ero stato ben visto dai servizi di vigilanza che sorvegliano con discrezione e ferrea protervia ogni metro quadro di quel luogo.

Così ancora una volta ho percorso l’autostrada fino alla mia Camargue.

Non che il consumismo qui non abbia tentato di attecchire, ma lo ha fatto in modo nostranotto; l’aumento dei prezzi si è accompagnato a un miglioramento dei servizi.

Carcassonne

Aigues Mortes è circondata da parcheggi a pagamento tanto quanto le mura;  le spianate di terra battuta sotto i bastioni sono un ricordo di tre/quattro decenni fa.

Dopo una tappa di assoluto riposo riprendiamo la strada e arriviamo a Carcassonne.

La Citè medioevale ha mantenuto tutto il suo fascino; purtroppo il tempo non ci è amico e pioviggina a tratti come sulle scogliere della Cornovaglia.

15 aprile 2024

E ripartiamo per il Portogallo

E’ stato un periodo critico e ponderoso; speravo di ripartire all’inizio di aprile ma poi anche il poco lavoro rimasto si è fatto pesante.

La mancanza di medici e la cervellotica gestione della sanità italiana contemporanea si riversa sui medici rimasti, anche pensionati, con una mole di lavoro inaspettata.

A onta di tutto abbiamo deciso di partire e questa volta si proverà un altro itinerario, più settentrionale.

Intanto le vecchie reminiscenze di geografia si sono arenate contro l’inesorabilità del navigatore satellitare, sempre alle ricerca di autostrade e di strade a scorrimento veloce.

Quando mi sono accorto della protervia navigatoria era ormai troppo tardi.

Avevo progettato di arrivare in Liguria attraverso il Colle di Nava e sono finito sul Passo del Turchino, qualche decina di chilometri a ponente.

Da oggi studierò meglio l’itinerario e cercherò di uscire quando possibile dall’autostrada.

Così abbiamo fatto ieri una volta raggiunta Ovada e abbiamo percorso lentamente la valle dello Stura invece di quella del Tanaro.

E così abbiamo conosciuto il borgo di Campo Ligure. Il luogo è incantevole e veniamo a sapere che si tratta di una delle capitali della lavorazione della filigrana d’argento.

Passato lo spartiacque appenninico siamo scesi al mare e ci siamo arenati i riva al torrente Maremola a Pietra Ligure.

Per me Liguria significa focaccia, fresca, fragrante di olio e mi ricorda le mattinate alla fine degli anni ‘70 del secolo scorso, quando cercavo di imparare la dialisi pediatrica guardando il mare dal mitico ospedale Gaslini.

Di primo mattino abbiamo conosciuto il panificio Tortarolo, il migliore del luogo e nel cuore dei carruggi di questa accattivante cittadina; fatta scorta di pane e soprattutto di focaccia dobbiamo ripartire.

Oggi dovremo passare rapidamente in Francia; la strada per il Portogallo è lunga.

 

 


17 febbraio 2024

Alcoutim, 6 febbraio 2024

 

Il Guadiana presso Odeleite
Il Guadiana è fiume affascinante; è scritto che sia navigabile da Mèrtola al mare e infatti le segnalazioni per la navigazione ci accompagnano dalla foce sino ad Alcoutim, ma di chiatte non se ne vedono; in compenso ci sono molte imbarcazioni da diporto e pare ci siano anche crociere fluviali di un giorno che partono da Vila Real de Santo Antonio.

Il paese ha un suo dirimpettaio, Sanlucàr de Guadiana, sulla sponda andalusa.

La chiesa matrice di Alcoutim
Fra i due paesi c’è stata una storia complessa di contrabbando volta a volta in una direzione o nell’altra a seconda dei momenti che hanno travagliato la storia della Penisola iberica durante tutto il ventesimo secolo.

Sulla riva portoghese c’è un singolare monumento al contrabbandiere che credo sia un esempio unico di statua dedicata a un “fuorilegge
” dichiarato.

Per il resto Alcoutim possiede un castello in fase di ristrutturazione da tempo e una chiesa matrice che all’interno mostra colonne e capitelli romanici.

Anche Sanlucàr di Guadiana ha il suo castello che domina il fiume anche se poco accessibile, in alto sopra il paese.

01 febbraio 2024

Guadiana



 


Nel sud-ovest della penisola iberica c’è un fiume che nel suo ultimo tratto segna il confine fra Spagna e Portogallo.

E’ la Guadiana. Il prefisso “wadi” di origine araba indica un grande fiume, come il suo vicino più importante e famoso, ma più breve: il Guadalquivir.

La Guadiana nasce molto lontano, in Spagna, attraversa le città di Badajoz e Mèrida, segna il confine con il Portogallo, poi entra in quest’ultimo, attraversa la cittadina di Mèrtola, diventa navigabile e ritorna a fare da confine fra i due Stati prima di sfociare nell’Atlantico nel golfo di Cadice.

Come in tutti i confini che si rispettino sulle sue rive a sud, vicino all’estuario, si respira aria di frontiera; l’Andalusia fronteggia l’Algarve e la cittadina di Ayamonte guarda Vila Real de Santo Antonio.

Guadiana dall'aeroplano
Da quest’ultima cittadina parte la ferrovia che attraversa quasi tutto l’Algarve e che a Faro si dirama verso Lisbona attraversando panorami suggestivi in Alentejo.

Da Ayamonte non parte nessuna ferrovia e per arrivare a Siviglia ci sono solo autostrada, strada nazionale e il panorama di una pianura infinita.

Che si salga da Cadice o che si arrivi da Siviglia per giungere in Portogallo c'è solo il ponte maestoso dell’autostrada, costruito nel 1991, e sulla sponda portoghese ci sono ancora i vecchi fabbricati delle dogane, che hanno vissuto una nuova effimera giovinezza durante la recente pandemia.

Il ponte Internazionale

Cambiano profumi, sapori, odori ma la costa sabbiosa prosegue ancora per molti chilometri prima di impennarsi nelle scogliere più famose dell'Algarve

Quando il camper imbocca il ponte cominciamo a sentirci a casa, come quando la Guadiana appare dal finestrino dell’aeroplano scendendo verso Faro.